Per Giulia Cecchettin

Giulia Cecchettin, 22 anni, 103esima vittima del 2023 dello Stato patriarcale italiano, di violenza maschile.

Elena Cecchettin

Da sette giorni lo sapevamo tutte, il non detto potentissimo non ci impediva di sentirlo.

Nelle parole di Elena Cecchettin abbiamo riconosciuto un’urgenza che è anche la nostra: mostrare che quello che per lei è un dolore intimo, è anche un femminicidio, un lutto pubblico che ancora una volta deve fare i conti con il sistema patriarcale.

Giulia Cecchettin stava raggiungendo un traguardo, per certi versi ormai assodato per molte giovani donne, quello della laurea triennale. Essere donne e laurearsi può evidentemente rappresentare ancora una prova di autonomia insopportabile per la cultura maschilista e sessista dominante.

Quanto più ci pensiamo libere, tanto più è crudele la violenza su di noi.

Sentiamo che il cambiamento necessario è quello che accetta la nostra piena autodeterminazione. Per questa ragione, continuiamo con le nostre attività a credere che la prevenzione passi attraverso l’educazione alle questioni di genere, nelle scuole, nelle istituzioni, sempre.


Il Laboratorio “Sguardi sulle differenze”