Tag: Studi di genere

MITICA! Il numero di DWF in ricordo di Paola Masi

MITICA! Il numero di DWF in ricordo di Paola Masi

Il ciclo di incontri MITICA!, promosso dalla Redazione di DWF in memoria di Paola Masi (storica redattrice della Rivista scomparsa nel 2022), ha portato alla pubblicazione di un volume collettivo. Le donne del Laboratorio Sguardi sulle differenze hanno partecipato con una riflessione su eredità e/o memoria, sul ruolo 

20/21 – Facciamo i conti: che cosa è cambiato davvero nella vita delle donne?

20/21 – Facciamo i conti: che cosa è cambiato davvero nella vita delle donne?

Incontro del 14 novembre 2020 Primo incontro del ciclo 2020-2021, Dove eravamo, dove siamo. Femminismi 2000-2020 Analisi dei dati ricavati dal questionario sulla condizione delle giovani donne oggi realizzato da un gruppo del laboratorio Next generation EU per pari opportunità di genere del Consiglio Nazionale dell’Economia 

Memorie, bussole, cambiamenti: il volume

Memorie, bussole, cambiamenti: il volume

Memorie, bussole, cambiamenti. Didattica e ricerca sugli studi delle donne e di genere è l’ultima pubblicazione del Laboratorio Sguardi sulle differenze, realizzata a partire dall’omonimo Convegno tenutosi a novembre del 2021: una riflessione sugli studi di genere in Italia, con la partecipazione di numerose docenti provenienti da discipline e atenei diversi. Oltre ai contributi delle relatrici del convegno, il volume raccoglie anche gli scritti delle interne del Laboratorio. In questo modo le voci si sommano senza sovrapporsi, creando assonanze e/o dissonanze che riflettono sulla strada già fatta e si interrogano sui sentieri da tracciare.

Il discorso si è articolato intorno a tre concetti: le memorie connettono il presente alle esperienze, le pratiche e il patrimonio di sapere e pensiero prodotto dalle donne nel passato; le bussole, indicano una direzione, il desiderio di muoversi verso una meta, le pratiche, i principi, le forme di esplorazione del presente dalle radici della memoria, verso i cambiamenti (il terzo concetto fondamentale), che auspichiamo e agiamo: di noi stesse, delle relazioni e dei luoghi in cui abitiamo e lavoriamo, dello spazio pubblico.
La quarta sezione raccoglie le riflessioni nate nel Convegno e rappresenta il metodo del Laboratorio Sguardi sulle differenze nel corso della sua attività: individuare ed esaminare temi a partire da sé, dalle letture e dal confronto intergenerazionale; corpo, resilienza, resistenza, riconoscimento, trasmissione, bellezza, nomadismo sono le parole-guida degli ultimi saggi del volume.

Fin dall’inizio abbiamo pensato a questo volume come a una mappa di intersezioni, piuttosto che come un percorso a una sola direzione. Qui sotto, una versione consultabile dell’indice sottoforma di mappa interattiva.

Alla realizzazione del volume hanno contribuito: Francesca Andreotti, Caterina Botti, Marina Calloni, Eleonora Carinci, Tatiana Crivelli, Marianna D’Alfonso, Annunziata d’Orazio, Mariagabriella Di Giacomo, Elena Gagliasso, Orsetta Giolo, Fabrizia Giuliani, Olivia Guaraldo, Chiara Maciocci, Martina Manfredi Selvaggi, Claudia Marsulli, Paola Masi, Claudia Mattogno, Roberta Mazzanti, Lorenza Moretti, Giorgia Natalini, Daniela Palmeri, Maria Antonietta Passarelli, Annalisa Perrotta, Elena Porciani, Giulia Proietti, Cecilia Robustelli, Lauretta Salvini, Maria Serena Sapegno, Ilaria Sclocco, Monica Cristina Storini, Carla Subrizi, Rita Debora Toti.

Clicca qui per scaricarlo in formato Open Access

Donne in movimento: identità in viaggio

Donne in movimento: identità in viaggio

Cosa succede quando il lavoro o la vita ci portano altrove? Quali sono gli strumenti con cui affrontiamo il cambiamento e come incide il “nomadismo” sulla nostra soggettività? Ne parliamo nel prossimo appuntamento dedicato alle expats, alle identità mobili e alla riflessione sull’importanza delle relazioni 

2022-2023 | Ed il viaggiar m’è dolce a quanto pare… Spazi, tempi, corpi nei pensieri delle donne

2022-2023 | Ed il viaggiar m’è dolce a quanto pare… Spazi, tempi, corpi nei pensieri delle donne

11 novembre 2022, ore 16:30 – aula seminarioPenelopi in viaggio: gli itinerari delle donneSaluti di Arianna Punzi e Barbara RonchettiModera: Rita D. TotiMateriali: Rebecca Solnit, Storia del camminare, Ponte alle Grazie, 2018; Lucie Azema, Donne in viaggio, Storie e itinerari di emancipazione, Tlon, 2022Intervengono: Paola 

Penelopi in viaggio: venerdì 11 al via il nuovo ciclo 2022-2023

Penelopi in viaggio: venerdì 11 al via il nuovo ciclo 2022-2023

Comincia il nuovo ciclo Sguardi dal titolo Ed il viaggiar m’è dolce, a quanto pare…Spazi, tempi, corpi nei pensieri delle donne

Quest’anno il ciclo di incontri organizzati dal Laboratorio Sguardi sulle Differenze si concentrerà sul tema del viaggio: dalle situazioni di sradicamento vissute da chi è costretta a lasciare il proprio Paese alla vita delle expats del XXI secolo; dai libri che hanno viaggiato nel tempo e nello spazio, permettendo a scrittrici e lettrici di accorciare le distanze, all’itinerario di scoperta del sé, alla riflessione sulla libertà di movimento.

Il ciclo 2022-2023, dal titolo Ed il viaggiar m’è dolce, a quanto pare…Spazi, tempi, corpi nei pensieri delle donne, comincia questa settimana con il primo incontro di apertura.

Venerdì 11 novembre 2022, ore 16:30 – aula seminario
Penelopi in viaggio: gli itinerari delle donne
Saluti della preside Arianna Punzi
Per la direzione del Dipartimento Barbara Ronchetti
Modera: Rita D. Toti
Materiali
: Rebecca Solnit, Storia del camminare (Ponte alle Grazie, 2018) e Lucie Azema, Donne in viaggio. Storie e itinerari di emancipazione (Tlon, 2022: Introduzione, II, V)

Intervengono: Paola Ferretti, Elena Zapponi, Giulia Proietti 

Scrivere è chiedersi come siamo fatte: scritture di donne attraverso il tempo

Scrivere è chiedersi come siamo fatte: scritture di donne attraverso il tempo

24 novembre, ore 16, aula seminarioNadia Fusini, Laura Marzi e Flavia TenerielloScritto col corpo? La lingua delle donne 23 marzo ore 16, aula CartotecaMaria Rosa Cutrufelli,  Mariella Muscariello e Serena TodescoDopo Maria Messina: narratrici siciliane contemporanee a confronto 12 aprile ore 17, aula 3 Storia dell’arteVirginia 

Seminario internazionale sulla Feminist Science Fiction

Seminario internazionale sulla Feminist Science Fiction

Convegno del 18 marzo 2006
Teatro della Casa dello Studente | Sapienza, Università di Roma

Dopo il primo assaggio del convegno cantabrigense del 2005, il Laboratorio ha promosso una giornata di studio dedicata interamente ad un soggetto letterario. Sino a quel momento, gli oggetti letterari erano complessivamente restati al margine delle attività del Laboratorio. La formazione di molte delle partecipanti è umanistico-letteraria e la nostra “dotta ignoranza” rispondeva al timore di vedere invaso lo spazio del Laboratorio dagli studi e dalla professione. Dopo qualche titubanza, ci siamo decise infine a rompere il silenzio scegliendo appositamente una produzione letteraria che, se alcune frequentavano assiduamente da lettrici, non rientrava però fra i nostri abituali oggetti di studio: la fantascienza femminista. Negli ultimi trent’anni e specie nel mondo anglosassone, il genere fantascientifico aveva fatto registrare prodotti di grande interesse per la sintesi di tradizione letteraria, culture underground ed esame critico dei fenomeni in atto nella società contemporanea. Sottogenere letterario relativamente nuovo, la Feminist Science Fiction (FSF) ci attirava tanto per l’impatto sull’immaginario femminile quanto per la capacità di far propri gli stimoli della rivoluzione culturale femminista. Questo progetto ha quindi trovato una preziosissima sostenitrice in Laura Salvini che, occupandosi già da tempo di FSF (con studi in particolare su Joanna Russ e Octavia E. Butler), ha collaborato alla concezione e messa in opera del “Seminario di Studi internazionali sulla Feminist Science Fiction”.

Gli atti del convegno sono editi nel volume Figurazioni del possibile. Sulla fantascienza femminista, a c. di Maria Serena Sapegno e Laura Salvini (Iacobelli, Roma 2008).

L’introduzione di Maria Serena Sapegno chiarisce come la fantascienza, proprio perché genere tradizionalmente “minore”, si sia prestata più agevolmente all’ingresso delle donne. Quest’ingresso, d’altronde, ha rivoluzionato dall’interno le coordinate della fantascienza classica, non solo e non tanto immettendovi protagoniste e tematiche femminili, ma perché ha riattualizzato due delle potenzialità principali del genere. Da un lato, la potenzialità critica, irrisoria dell’esistente e delle sue convenzioni; dall’altro, la potenzialità utopica, l’immaginazione liberatoria di un altrove che attui i desideri e che tuttavia è sempre in tensione dialettica con la proiezione dei peggiori incubi, in questa produzione polarizzati intorno alla cancellazione del corpo e allo scontro tra “il potere dello scienziato e il potere materno”.

Il saggio di Laura Salvini indaga le diverse definizioni offerte della FSF da parte dei critici e soprattutto delle autrici, proponendo di vederne le peculiarità nella libertà creativa, nella funzionalità didattica (dell’esperimento mentale del “what if?” più che immediatamente contenutistica), nel linguaggio dell’emozione con cui la forma narrativa permette l’accesso alla speculazione teorica.

Anna Scacchi firma un saggio monografico su Charlotte Perkins Gilman (1860-1935). Dalla lettura incrociata della produzione letteraria utopica di Gilman, alla quale questa autrice deve la sua notorietà, con le sue scritture autobiografiche, emerge nitido il ritratto di un programma politico proto-femminista che scelse la letteratura come strumento di trasformazione del reale.

A Federico Appel e ad Eleonora Carinci si devono due attraversamenti: la singolare vicenda di un concorso letterario promosso dalla rivista “Letture per la Gioventù” nel 1906 che rispondeva a chiare coordinate ideologiche antifemministe; e un’analisi distopica, come si conviene al genere, di Souls (1982) di Joanna Russ.

Cuore pulsante della pubblicazione, così come era stato nel corso del convegno, i tre saggi di Tatiana Crivelli, di Margaret Brose e di Charlotte Ross offrono letture assai diverse dei due romanzi The Left Hand of Darkness (1969) di Ursula Le Guin e di The Handmaid’s Tale (1985) di Margareth Atwood. Dall’autointerrogazione di Crivelli sulle ragioni della sua estraneità a questo genere, generatore di angosce; all’analisi letteraria e storico-politica di Brose; alla lettura post-moderna di Ross, la stratificazione e il dialogo degli sguardi rispecchia fedelmente le pratiche del Laboratorio.

Arricchiscono la raccolta, oltre a un ricordo di Octavia Estella Butler, scomparsa poche settimane prima del nostro convegno, a firma di Laura Salvini, due contributi di assidue frequentatrici, esperte e autrici di FSF: per parte anglosassone di Sarah LeFanu e per parte italiana, sotto forma di intervista, di Nicoletta Vallorani. Chiude il volume Liana Borghi con un quadro sintetico della storia della FSF dagli albori alle sfide contemporanee; chiude, in verità, per aprire con un explicit che vale ricordare: “Direi di cominciare continuando a leggere”.

Una recensione in inglese di questo volume, a firma di Valentina Polcini (University of Exeter), è apparsa sulla rivista specializzata “Science Fiction Studies” della DePauw University, vol. 36, parte 3 (novembre 2009).