Memorie, Bussole, Cambiamenti: didattica e ricerca sugli studi delle donne e di genere

Vent’anni di Sguardi sulle differenze

Venerdì 12 novembre 2021
ore 9.30

saluti istituzionali

Key Note Speaker: Rosi Braidotti

Sessione 1. Memorie
Vogliamo celebrare un traguardo e ripensare il nostro percorso per capirlo meglio: la prima sessione parte naturalmente della Memoria, su almeno due livelli. Se da un lato ci interroghiamo sul modo in cui il Laboratorio sia riuscito a far propria e ad attualizzare la memoria del femminismo, dall’altro analizziamo il modo in cui noi stesse abbiamo elaborato la memoria di quanto abbiamo vissuto e compreso nel tempo, attraverso l’incontro e lo scambio.

La compresenza di diverse generazioni apre prospettive nuove: condivide la memoria storica, ma la confronta immediatamente con la riflessione e l’esperienza del presente, pone la questione del linguaggio e soprattutto del patrimonio culturale e politico del femminismo, della sua attualità e traduzione.

Inoltre, il punto di vista di una nuova soggettività mette a fuoco il nodo fondamentale di una diversa relazione didattica e di una rilettura delle discipline nella scuola e all’Università: è in questione la Memoria collettiva e i modi di condividerla.

Modera: Maria Antonietta Passarelli

Introduce: Maria Serena Sapegno

Partecipano:

Caterina Botti (Sapienza)
Tatiana Crivelli (Zurigo)
Marina d’Amelia (SIS)
Annunziata d’Orazio (Sapienza)
Cecilia Robustelli (Modena e Reggio Emilia)
Monica Storini (Sapienza)
Roberta Mazzanti (Astrea)

pranzo

Venerdì 12 novembre 2021
ore 15.30

Sessione 2. Bussole
Le bussole indicano una direzione, o costituiscono il punto di riferimento per trovare una direzione. Servono per affrontare un percorso, lo accompagnano, sono vettori del desiderio di muoversi verso una meta. Nella riflessione sul femminismo a partire dall’esperienza del “Laboratorio Sguardi sulle Differenze”, le bussole sono ciò che permette di muoversi dai fondamenti del nostro fare, la memoria, verso i cambiamenti che vogliamo, di noi stesse, dei luoghi in cui abitiamo, lavoriamo, dello spazio pubblico che ci vede cittadine e cittadini. Le bussole sono dunque le pratiche, i metodi, i principi, le forme di esplorazione del presente che ci hanno guidato e ci guidano.

Per il laboratorio, bussole sono state il confronto intergenerazionale, un certo modo di intendere gli studi di genere (SDG) all’interno dell’Università, un modello di produzione dei saperi condiviso e cooperativo, l’esplorazione di temi di dibattito sui quali far convergere i nostri diversi sguardi: il desiderio, il potere, il corpo, la costruzione degli stereotipi di genere hanno rappresentato le nostre bussole e ci hanno permesso di individuare i punti cardinali su cui fondare la nostra ricerca all’interno degli studi di genere.

Modera: Laura Salvini

Introduce: Annalisa Perrotta

Partecipano:

Marcella Corsi (Sapienza)
Elena Gagliasso (Sapienza)
Olivia Guaraldo (Verona)
Carmen Leccardi (Milano Bicocca)
Paola Masi (DWF)
Claudia Mattogno (Sapienza)
Annamaria Tagliavini (Orlando Bologna)

cena

Sabato 13 novembre 2021
ore 10.00

Sessione 3. Cambiamenti
Interrogarsi sulla natura e la direzione dei cambiamenti che attraversano la riflessione femminista porta ad evidenziare alcuni nuclei teorici sui quali il Laboratorio, nel corso del tempo, ha lavorato. Il primo è il corpo, osservato nel suo rapporto con la costruzione della soggettività e di una diversa idea di libertà, questione che attraversa la storia del pensiero femminista ed è oggi di strettissima attualità. Il secondo, legato al primo ma caratterizzato da una sua autonomia, riguarda il rapporto tra corpo e linguaggio, ossia il modo con il quale la lingua concorre, per un verso a definire la costruzione sopra evocata, dall’altro a veicolarne la rappresentazione – il racconto e la narrazione.

A questi aspetti è legato il terzo nucleo della riflessione sui mutamenti, ossia rapporto tra sfera pubblica e privata. Se l’affermarsi della libertà femminile ha eroso il confine tra i due piani, il lockdown imposto dalla pandemia, da un lato ha acuito la spinta al mantenimento di ruoli legati alla vecchia distinzione patriarcale, dall’altro ha reso evidente la necessità di un ripensamento degli spazi – e dei tempi – di vita nel senso indicato dal pensiero delle donne. Il riconoscimento della vulnerabilità propria della condizione umana, il senso del limite, la centralità delle relazioni, questioni al centro della trasmissione femminista, sono gli snodi attorno ai quali ruotano oggi le strategie di uscita – dalla pandemia – e di ripresa.

Modera: Rita Debora Toti

Introduce: Fabrizia Giuliani

Partecipano: 

Marina Calloni (Milano Bicocca)
Luisa de Vita (Sapienza)
Orsetta Giolo (Ferrara)
Ilenia De Bernardis (Milano IULM)
Elena Porciani (Campania-Vanvitelli)
Caterina Romeo (Sapienza)
Carla Subrizi (Sapienza)

conclusioni